Scuola dottorale in analisi del discorso, Date: 2013/04/16 - 2013/04/16, Location: Università degli Studi Federico II Napoli, Italia
Author:
Keywords:
CDA, Foucault
Abstract:
L’analisi critica del discorso (CDA, Critical Discourse Analysis), che definisce il discorso come una forma d’azione sociale, si concentra fra l’altro sull’analisi delle relazioni di potere nel discorso sociale e sul ruolo della mediatizzazione, nel tentativo di snodare le operazioni discorsive che mettono a confronto certe ideologie dominanti nell’azione sociale, con le correlate restrizioni, il controllo, l’esclusione o il silenzio imposti ad altri voci (Blommaert 2005, Fairclough 2003, 2007, Wodak 1996 : 24-25) nonché alla posizione delle potenziali controvoci nel discorso. La filosofia di Michel Foucault occupa una posizione importante in questo approccio critico al discorso, in quanto permette a studiosi come Wodak e Fairclough di pensare gli intrecci e cristalizzazioni testuali fra vari ordini del discorso, col compito di eseguire una volontà di verità solo in apparenza verosimile (Foucault 1971 : 22). Il Foucault cui riferisce la CDA sarebbe quindi l’opera precoce de L’archeologia del sapere (1969) o de L’ordine del discorso (1971). Si tenterà in questa presentazione di andare oltre, e di dimostrare che le recenti pubblicazioni del Foucault del secondo e terzo volume della sua Storia della sessualità (1984) o de L’ermeneutica del soggetto, pubblicazione postuma del 2001 permettono di ridefinire questa visione unilaterale del rapporto di forze nel discorso. Infatti, la parrhesia ovvero franchezza di parola, il coraggio di manifestare il proprio parere in un mondo ostile. Ci si appoggerà, a titolo illustrativo, sul dibattito attorno alla legalizzazione dell’omosessualità nel secondo dopoguerra tedesco e francese. Il cosiddetto paragrafo 175 del codice penale tedesco, che considerava un crimine i rapporti omosessuali tra uomini. Norma creata nel 1871, successivamente ampliata dal nazismo tedesco, adottata anche dal Governo francese di Vichy, durante la guerra, rimarrà in vigore sia in Germania (federale e democratico), così come in Francia, fino alla sua abrogazione nei due paesi, rispettivamente nel 1994 e nel 1982 da Mitterrand. Ci concentreremo su due testimoni della persecuzione nazionalsocialista nell’omonimo film Paragraph 1975, prodotto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman nel 2000. Da un lato appare la figura emblematica, timida e tormentata dell’alsaziano Pierre Seel (1926-2005), che, liberato dal campo di concentramento in cui vide divorare il suo ex-compagno, verrà arruolato a forza nell’esercito tedesco per la campagna in Russia. Ridotto al silenzio per il tabù sull’omosessualità, interdettagli la memoria Rotti, ruppe il lungo silenzio suscitando violente reazioni in famiglia, e rimarrà solo a reclamare il riconoscimento dello statuto di diportato contro lo Stato francese, essendo poi recuperato dal movimento gay che gli dedicò un monumento. Dall’altro lato c’è il berlinese Albrecht Becker (1906-2002), aggregato alla Wehrmacht dopo una prigionia per sodomia, gioioso pioniere della body art sadomasochista postbellica, destinata a ricoprire i tatù militari con altre rappresentazioni erotiche estetiche, autentica performance corporea di quanto Foucault chiamerà estetica esistenziale. Mostreremo, fedele a Foucault, come il silenzio si può trasformare in controdiscorso, in un attivismo alla Seel, o nel corpo topico di Becker, transfigurata in un’utopia estetica, che si mostra o nasconde in permanenza. Accanto all’esperienza personale, rifletteremo sull’espansione sociale nei discorsi di una società globale e mediatica : l’emergenza di altri canali di comunicazione, facili d’accesso per il produttore come per il lettore, come blog, video youtube, cinema alternativo e siti di attivisti prestano voce alle controvoci ormai parlanti, che hanno un potenziale impatto sul dibattito politico e l’innovazione legislativa, narrativamente commemorando il passato (Wodak and De Cilia 2007). In questo senso, i rapporti di potere non vanno capiti come rapporti esclusivi di esclusione o di dominazione, ma come nuove forme di interazione e di conflitto fra gruppi politici dominanti e minoranze, nelle quali si porta avanti, creativamente e dinamicamente, un discorso continuamente emergente, suscettibile di causare mutamenti sociali. Concludiamo che questa lettura di Paragrafo 175 dalla prospettiva di un Foucault ermeneutico si combina meglio con una CDA desiderosa non solo di decostruire la complessità di discorsi talvolta contradditori, o di interpretarli retrospettivamente, ma soprattutto, in un senso prospettivo, di capire significati alternati, sovversivi e perciò innovativi, un’etica con cui noi non ci definiamo solo come soggetti costituiti, ma tramite cui la rifiutiamo per crearci e ricostituire la nostra soggettività più liberamente, in quanto esseri capaci di una transformazione, organizzando la propria controvoce nella comunicazione (Genovese 2005 : 105), similmente alla vita come opera d’arte concepita da Albrecht Becker. Questa riflessione alternativa non è del resto incompatibile con l’Archéologie. Questo potere foucaultiano non sovrano, non diffuso, permetterà quindi di ridimensionare la riflessione sui rapporti fra lingua e globalizzazione nell’attuale analisi critica di Norman Fairclough (2006, 2007). Bibliografia Blommaert, Jan. 2005. Discourse. A Critical Introduction. Cambridge: Cambridge University Press. Chomsky, Noam and Foucault, Michel. 2006. The Chomsky-Foucault debate on human nature. London and New York: The New Press. Fairclough, Norman. 1989. Language and power. Essex: Longman. Fairclough, Norman. 1992. Discourse and Social Change. Cambridge: Polity. Fairclough, Norman. 2006. Language and globalization. London: Routledge. Fairclough, Norman (ed.). 2007. Discourse and Contemporary Social Change. Bern: Peter Lang.. Flowerdew, John. 2008. Critical discourse analysis and strategies of resistance. In: Bhatia, Vijay K., Flowerdew, John and Jones, Rodney H. (eds) Advances in Discourse Studies. London and New York: Routledge. Foucault, Michel. 1966. Les mots et les choses. Paris: Gallimard. Foucault, Michel. 1969. L’archéologie du savoir. Paris: Gallimard. Foucault, Michel. 1984. Histoire de la sexualité. Vol. 2 : L’usage des plaisirs. Paris : Gallimard. Foucault, Michel. 1971. L’ordre du discours. Paris: Gallimard. Foucault, Michel. 2001a. Dits et écrits. Tome 1: 1954-1975. Paris: Gallimard. Foucault, Michel. 2001b. Dits et écrits. Tome 2: 1976-1988. Paris: Gallimard. Foucault, Michel. 2001c. L’herméneutique du sujet. Paris : Gallimard. Foucault, Michel. 2004. Breekbare vrijheid. Teksten & interviews. Amsterdam: Boom. Genovese, Rino. 2005. L’Occidente tra declino e utopia. Milano : Feltrinelli. O’Leary, Timothy. 2002. Foucault and the Art of Ethics. London and New York: Continuum. Powers, Penny. 2007.The Philosophical Foundations of Foucaultian Discourse Analysis. Critical Approaches to Discourse Analysis across Disciplines 1(2): 18:34. Sambre, P. (2012). 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