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XXXIV Convegno Annuale della Società Italiana di Glottologia, Date: 2009/10/22 - 2009/10/24, Location: University of Rome Three

Publication date: 2012-01-01
Pages: 253 - 262
ISSN: 88-89837-87-X
Publisher: Il Calamo; Rome

Author:

Sciubba, Maria Eleonora

Keywords:

Forensic Linguistics, Talk in interaction, Conversation Analysis, Simultanous talk

Abstract:

"Le sovrapposizioni sono fondamentali nello studio dei meccanismi del parlato perché esse sono “l’esito di una attenzione sistematica e sottile dei parlanti alle rispettive opportunità di prendere la parola” (Fatigante, 2007:231). Le sovrapposizioni si posizionano in luoghi di importanza strategica per l’organizzazione dell’interazione: in particolare esse avvengono nei luoghi di possibile pre-completamento (pre-possible completion) dell’unità costitutiva di turno, luoghi in cui tutta l’”informazione” necessaria è stata adombrata e sono prevedibili gli elementi finali dell’enunciato che devono ancora essere pronunciati dal parlante in corso (Sacks et al., 1974; Schegloff, 1996). Si parla, in questo caso, di sovrapposizione terminale, ovvero di parlato simultaneo prodotto da un altro partecipante in previsione dell’imminente atteso completamento del turno in corso (ivi). Contrariamente a quel che generalmente si pensa, nei contesti legali, quali ad esempio l’aula di tribunale o le consultazioni avvocato-cliente, le sovrapposizioni non sono dissimili da quelle che si incontrano nelle conversazioni ordinarie, poiché non vi è modo di sapere anticipatamente in che punto esattamente il turno finirà o inizierà. Ovvero, la sincronizzazione del passaggio del turno è gestita localmente anche nei contesti istituzionali (Atkinson, Drew, 1979). Le sovrapposizioni, quindi, possono avvenire nei luoghi in cui o chi interroga o chi risponde preannuncia il completamento del turno precedente – ad esempio, anticipando il completamento di una risposta o di una domanda – iniziando a parlare prima che l’altro abbia effettivamente raggiunto un PRT (Punto di Rilevanza Transizionale), oppure abbia altro da dire. Le sovrapposizioni, inoltre, servono – sia nelle interazioni ordinarie sia in quelle istituzionali – anche a monitorare l’interazione in corso ed a “mettere pressione” al parlante per spingerlo a produrre informazioni (Lerner, 1996), sia in contesti elicitativi che ordinari. Atkinson J.M., Drew P. (1979), Order in Court, Macmillan, London. Fatigante M. (2006), Teoria e pratica della trascrizione in analisi conversazionale. L’irriducibilità interpretativa del sistema notazionale. In: Y. Bürki, E. De Stefani (a cura di), Trascrivere la lingua. Dalla filologia all’analisi conversazionale, Peter Lang, Bern, pp. 219-55. Lerner G.H. (1996), On the "semi-permeable" character of grammatical units in conversation: Conditional entry into the turn space of another speaker. In: Ochs E., Schegloff E. A., Thompson S.a. (eds.), Interaction and Grammar, Cambridge University Press, Cambridge, 238-276. Sacks H., Schegloff E.A.,Jefferson G. (1974), A Simplest Systematics for the Organization of Turn-Taking for Conversation, Language, 50 (4): 696-735. http://www.sscnet.ucla.edu/soc/faculty/schegloff/pubs/ Schegloff E.A. (1996), Turn organization: one intersection of grammar and interaction. In: E.A.Schegloff, E.Ochs, S.A. Thompson (eds), pp. 52-133. http://www.sscnet.ucla.edu/soc/faculty/schegloff/pubs/