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Convegno AIPI, Date: 2010/01/23 - 2010/01/28, Location: Università degli Studi, Cagliari, Sardegna

Publication date: 2010-01-01

Author:

Lanslots, Inge
Jansen, Monica ; Giudicetti, Gian Paolo

Abstract:

L’isola che non c’è: Cuba nell’immaginario culturale italiano Questa proposta comprende tre interventi di: Gian Paolo Giudicetti (Université catholique de Louvain ; Gian.Giudicetti@uclouvain.be) Monica Jansen (Università di Utrecht / Anversa ; monica.jansen@ua.ac.be) Inge Lanslots (Lessius-Università di Lovanio / Università di Anversa ; inge.lanslots@lessius.eu) L’isola di Cuba popola innanzitutto l’immaginario di molti intellettuali italiani di sinistra, da Antonio Gramsci a castristi odierni quali Gianni Minà. Cuba rappresenta una interpretazione del marxismo, difesa entro certi limiti anche da scrittori quali Moravia e Parise. Cuba quindi ospita due immagini di rivolta, quella dei ‘vinti’ rappresentata da Che Guevara (è grazie a Feltrinelli che entrò in circolazione la fortunata fotografia del leggendario ‘Che’), e quella dei vincitori incorporata da Fidel, fonte d’ispirazione per i cosiddetti castristi, tra cui è da contare anche la scrittrice di origine cubana Alba de Céspedes, che tornò alle sue radici negli anni Sessanta. Ambedue le immagini sono recentemente state riattualizzate, la prima grazie all’ottantesimo anniversario del Che celebrato nel 2008, e la seconda dovuta alla malattia di Castro, preludio della fine di un modello di resistenza contro il capitalismo (cfr. Paul Hollander, Pellegrini politici). Un’attenzione particolare sarà portata alle rappresentazioni di Cuba ottenute attraverso la scrittura di viaggio, come nei reportage di Moravia, ma piú in generale nelle nostre proposte vorremmo analizzare le interazioni tra forme di memoria e cultura di resistenza anticapitalista italiane e cubane e i conflitti che potrebbero nascere fra le due istanze. Di recente per esempio la famosa blogger cubana Yoanita Sanchez, introdotta in Italia da Giordano Lupi con Cuba libre, ha messo in discussione la posizione dei filocastristi italiani. Tali ingredienti di impegno sembrano ispirare soprattutto i generi ‘sociali’ quali il noir/ la fantascienza (p.es. Havana Glam di Wu Ming 5) e i fumetti (p.es. Magnus, L’uomo che uccise Ernesto Che Guevara; i quadri di Andrea Pazienza; Alberto Breccia, Che). L’icona del Che, portatore delle lotte contro il SIM del ’68 e del ’77, viene riprodotta negli attuali movimenti no-global e popola l’immaginario culturale di un certo tipo di arte-azione. Bibliografia selettiva Alberto Breccia, Enrique Breccia, Hèctor Oesterheld, Che, Milano, Rizzoli, 2007 [1968]. Paul Hollander, Pellegrini politici. Intellettuali occidentali in Unione Sovietica, Cina e Cuba, Il Mulino, 1988 e Iván de la Nuez, Fantasia rossa. Come gli intellettuali hanno inventato il mito di Cuba, Castelvecchi, 2009. Giordano Lupi, Cuba libre, Milano, Rizzoli, 2009. Magnus, L’uomo che uccise Ernesto Che Guevara, Frattamaggiore, Grifo Edizioni, 2006 [1983]. Alberto Moravia, ‘Cuba 1966’, in Viaggi, a cura di Enzo Siciliano, Milano, Bompiani, 1994, pp. 1117-1139. Wu Ming 5, Havana Glam, Roma, Fanucci, 2003. (versione pdf http://www.wumingfoundation.com/italiano/downloads.shtml)